Perché pagare per la spiritualità?

Ho deciso di parlare di un argomento “scottante” e molto controverso…..

Alcune persone si aspettano che le attività spirituali siano gratuite in nome di un malinteso “obbligo” da parte di chi offre sostegno spirituale.

Vorrei far notare come persino i Guru riconosciuti come Illuminati siano sostenuti economicamente dai discepoli e dalla comunità alla quale appartengono, d’altra parte si tratta sempre di Incarnati: individui che stanno facendo il loro percorso sulla terra e come tali umani e bisognosi di sostentamento.

Figuriamoci i terapeuti!.   Persone normali, con una vita normale, a volte faticosa, che si scontrano tutti i giorni con una realtà economica come pagare l’affitto nel centro in cui operano, pagare le bollette relative, eccetera.

Non viviamo più in un ambiente di comunità e in più siamo responsabili delle nostre utenze, mutui e generi alimentari.
In tempi antichi, era possibile barattare tutto ciò con i propri servizi. Al giorno d’oggi, il baratto è praticamente impossibile. Non si può certo andare dall’azienda che ci fornisce l’elettricità e offrire in cambio una sessione di guarigione . In questo nostro tempo, il sistema di lavoro è basato sul danaro. Non è sempre stato così, perché nelle civiltà rurali lo scambio era l’unico modo per dare e avere e, magari in futuro,  il sistema monetario potrebbe essere soppiantato con nuovi sistemi di scambio. Ma, per ora, dobbiamo tutti adeguarci alla realtà.

D’altra parte, non dimentichiamo che anche il danaro è energia e quindi pagando avviene  comunque uno scambio. Uno scambio “educativo” perché costringe chi decide di accedere a delle esperienze di crescita come il Reiki, i corsi dedicati al benessere o i consulti, a fare una scelta: una serata o un consulto, un week-end con gli amici o un corso.  E questo dipende solo dalla volontà di chi vuol accedere a nuove esperienze o continuare per la propria strada.

Detto questo, un terapeuta, quando esegue una lettura, conduce una seduta di counseling o tiene un workshop, è giusto che riceva qualcosa in cambio. Dare e ricevere sono energie ugualmente importanti ed entrambe sono richieste per una vita bilanciata: purché le persone che ricevono gli insegnamenti di quel Master o abbiano ottenuto un consulto, percepiscano che è stato fatto qualcosa per aiutarli a vivere una vita più armoniosa. Ovviamente il compenso non deve essere esagerato ma semplicemente in linea con il lavoro che si sta svolgendo. Non ci deve essere lucro ma semplicemente riconoscimento di un lavoro fatto con amore.

Detto ciò, per fare un esempio personale, ho sempre cercato di aiutare le persone in difficoltà, trovando delle soluzioni e sempre disponibile ad operare con chi aveva una vera necessità. Anche operando degli scambi.   Ma ricordate….nella nostra società il Gratis, spesso preteso, non ha valore……

Surabhi

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